Cara e caro collega,
durante il lockdown, tra le innumerevoli immagini che in quel momento sdrammatizzavano il tema COVID-19, ho un ricordo preciso di un video che, a suo modo, esprimeva una particolare sensibilità al punto da rimanere stabile nella memoria.
Mostrava la mani di un odontoiatra, protette da guanti chirurgici, che con delicatezza appoggiavano la testa di una turbina su un bianco rullo salivare, come fosse il suo cuscino; poi con tenerezza ricoprivano la turbina con un foglio di diga, come la coperta speciale per il suo lungo sonno, obbligato dalla presenza di COVID-19
Alcune note di pianoforte accompagnavano la scena, cullando la piccola turbina, sempre più addormentata e pronta ad entrare nel mondo dei sogni.
Il mese di Agosto, in genere, ci aspetta sorridendo sapendo che, di solito, siamo contenti di "incontrarlo".
Ma quest'anno abbiamo perso il senso dinamico delle stagioni.
Era inverno e arrivò Covid-19.
Oggi di colpo ci troviamo in estate, alle porte delle ferie estive.
Ma la primavera, scusate, chi l'ha vista? Chi l'ha vissuta come stagione?
Chiusi in casa, nel silenzio delle strade deserte.
Nel silenzio dei nostri pensieri, presi a sberle dalle sirene delle ambulanze.
Ma al signor Tempo non interessano queste considerazioni e ci propone, nel rispetto delle stagioni... l'arrivo di Agosto.
Riposizionare i "ferri del mestiere" nel cassetto dello Studio può essere un gesto semplice. Difficile è riposizionare le motivazioni, dopo il gesto.
A Settembre si riaprirà.
Che fare? Cosa accadrà? Tornerà il nemico?
Inutile farsi TROPPE domande se non si hanno le giuste risposte. Anzi, evitiamo di porci quesiti ai quali è impossibile, ora, dare spiegazioni. Non serve. Affatica, demoralizza.
Non dimentichiamo chi è il nostro interlocutore: il paziente.
Quando lo abbiamo nuovamente ritrovato in sala di aspetto, ha compreso la nostra serietà professionale.
Il paziente, a sua volta riposizionatosi a casa ed isolato dal suo lavoro, al rientro della attività e al primo appuntamento nel periodo di Maggio non ha avuto la sensazione di ritrovarci "cambiati in difetto".
Anzi. Ci ha ritrovati preparati, attenti, bardati e consapevoli.
La fase forzata di chiusura degli Studi non ha determinato un distacco dai pazienti, né una loro fuga verso alternative.
COVID-19 non ci ha battuto, ci ha solo inizialmente fermato. Poi ci ha rallentato, ma non ci ha sconfitti.
Il tempo di sospensione, in attesa della ripartenza, non ha intaccato la nostra credibilità.
Adesso arriverà un'altra pausa, quella estiva, che servirà a rifiatare e a riposizionare le priorità.
Quindi?
Quindi, prepariamoci alla riapertura, questa volta degli spazi migliori, quelli del nostro tempo dedicato solo a noi stessi.
Sembra facile a dirsi, ma non lo è.
Perché si può correre il rischio di non "staccare" i pensieri dalla spina della professione.
E allora?
Occorre utilizzare spazi di silenzio per ricostruire le motivazioni.
"Per ritrovarti, prima ti devi perdere", dice un detto orientale.
Non avremmo mai voluto metterci alla prova, né volerci perdere per poi doverci ritrovare.
Non ci ha sconfitto, perché non ci siamo disuniti.
Ma COVID-19 potrebbe cercare in futuro di intaccare le nostre riserve emotive e rovinare le nostre bussole, sgretolando le nostre certezze, prima di tutto economiche.
Facciamoci trovare pronti con i DPI.
I DPI caratteriali, Determinazione, Passione, Intelligenza.
A questo serve, Agosto.
Darci tempo per rafforzare noi stessi, ognuno a suo modo e con le proprie dinamiche.
Quella turbina obbligata ad un sonno forzato, potrà in Agosto riposare tranquilla, pronta ad essere svegliata, come la principessa delle favole, dal bacio del principe azzurro.
Sappiamo però che le favole non esistono nella realtà, anche se raccontano sempre le verità, sotto forma di metafore.
Principi o non principi, principesse o non principesse, una cosa è certa: il bacio della Volontà potrà fare la differenza.
Ma per baciare, occorre essere in due.
Noi e la nostra professione.
Dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo