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comunicazione CAO del 02.11.2020

comunicazione CAO del 02.11.2020

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Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo

Ente sussidiario dello Stato

comunicazione Cao - 27 Novembre 2024

Buon pomeriggio Visitatore

LE FALSE CERTEZZE

Cara e caro collega,

la nostra particolare operatività professionale ci ha predisposto mentalmente ad individuare la diagnosi (anche rapidamente, come quando ci confrontiamo con le urgenze). Dalla diagnosi, grazie alle nostre stesse mani, ci attiviamo sul paziente sveglio(!) non sempre collaborante.

Questo approccio appartiene al nostro modus operandi.

Osservare, ragionare, riconoscere, decidere, eseguire, risolvere.

Nel caso di Covid19, non possiamo muoverci con questa sequenza, non possiamo, cioè, trasportare nel contesto Covid19 la nostra operatività diagnostica.

Nella confusione dei dati e soprattutto della loro lettura, dallo sconcerto di certezze poi sconfessate a distanza di poco tempo, il nostro ruolo rimane quello che conosciamo bene. L'odontoiatria.

Non lasciamoci attrarre, nelle buone intenzioni, dal volere intervenire al fianco dei medici di famiglia o dei pediatri...per essere al servizio della indagine – Covid19.

Tamponi molecolari, test rapidi antigenici, test sierologici (da prelievo venoso o da pungidito), IgM e IgG, tampone molecolare di conferma, lattoferrina...

Ad Aprile avrei immaginato un coinvolgimento del nostro ruolo e mi sarebbe sembrato positivo e corretto.

Oggi, ho cambiato idea. Perché nel Decreto Ristori del 27 Ottobre si legge che è stato previsto un finanziamento per consentire ai medici di famiglia e pediatri di libera scelta di eseguire 2 milioni di tamponi antigenici rapidi. Ma non tutte le sigle sindacali mediche hanno aderito perché contestano la "mancata garanzia della sicurezza dei cittadini e degli operatori".

In questo contesto, credo sia prudente rimanere all'esterno di una situazione (quella di fare emergere un dato epidemiologico e diagnostico) che ci intriga e ci affascina, proprio perché ci parrebbe buona cosa essere di aiuto al nostro Studio e alla collettività.

Ma non ci è stato chiesto.

Ci potremmo trovare a disagio per quella componente (di falsi positivi o falsi negativi) che potrebbe scardinare la certezza che il paziente ha di noi.

Inoltre, nessun attore politico ci ha chiesto di intraprendere questo versante (... non saremmo né pagati né garantiti) e forse neanche i pazienti sarebbero così contenti di "mappare" in Studio la loro potenzialità infettiva da Covid 19.

Rimaniamo fermi dove siamo e sentiamoci a nostro agio!

Il triage ben fatto, telefonico e in Studio, la severità delle procedure, il rispetto dei protocolli, la perseveranza della nostra "sicurezza" reale e tangibile ...hanno dato certezze ai nostri pazienti, che sono tornati da noi.

Sono tornati negli Studi perché si fidano di noi e della nostra linearità.

Nella confusione e sconcerto dei DPCM altalenanti nelle decisioni, nell'isteria del contagio, nelle false certezze di vaccini che non arrivano… c’è una certezza: NOI.

In silenzio e senza clamore abbiamo avuto il coraggio di chiudere.

Ora con lo stesso coraggio, continueremo a lavorare nel rispetto delle indicazioni.

Neanche un'assistente ha perso la vita in questi 8 mesi per colpa di Covid19.

Siamo una certezza di fatto, non solo a parole.

Il potente principe del Quattrocento, Lorenzo il Magnifico, in una sua famosa cantata dice: "Chi vuol esser lieto, sia: di doman non v'è certezza"

Noi dentisti possiamo dire al paziente "se lieto esser vorrai, doman una certezza avrai".

La certezza: la nostra scienza e coscienza.

Con il permesso di Lorenzo de’ Medici, ovviamente.

Dott. Stefano Almini

Presidente CAO Bergamo

 

 

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