Cara e caro collega,
l'arrivo del nuovo DPCM...non ha cambiato nulla per quello che ci compete.
Mesi fa, in occasione di un impatto imprevisto con Covid 19, avevamo condiviso la scelta collettiva di chiudere le attività professionali, pur rimanendo sempre disponibili alle urgenze indifferibili.
Una scelta di valore etico, un segno di responsabilità personale contro la potenziale diffusione di un "nemico" mai visto prima.
Una scelta contro il nostro interesse, essendo liberi professionisti ed esposti ai rischi di impresa in prima persona.
Quella decisione fu una scelta volontaria, non come risultato di un obbligo o imposizione.
I tempi sono cambiati. Noi no.
Nuovamente ricompare l'epidemia e Covid 19 si è rimesso a passeggiare sul nostro territorio.
Ma noi non siamo cambiati: abbiamo mantenuto (dalla ripartenza di Maggio) una scrupolosa attenzione alle indicazioni ministeriali, senza abbassare la guardia.
La certezza della nostra serietà professionale è stata riconosciuta dai pazienti.
Ora, con il nuovo DPCM, nulla è cambiato per noi, sotto il sole di Novembre.
Continuiamo a lavorare nei nostri Studi, mantenendo la presenza sul campo.
Da Marzo abbiamo incominciato a capire come difenderci da Covid 19, abituandoci ad affrontarlo a modo nostro, con la solita costanza dei protocolli (dal triage alle varie manovre di sicurezza).
Comunichiamo ai pazienti, ognuno a modo nostro, la "certezza" di esserci.
Esserci, come punto di riferimento per la attività ordinaria, non solo per le circostanze di emergenza.
I pazienti potranno essere stupiti, all'inizio, per questa nostra presenza e per il mantenimento della attività.
La capacità di suggestione dei social ha attivato fobie collettive ed il recente DPCM ha sicuramente dato uno schiaffo al desiderio di ripartenza economica-sociale, pur nella constatazione di contagi in aumento.
Spieghiamo ai pazienti che la nostra attività si distingue da sempre per la fedeltà ai valori della sicurezza, nel rispetto del distanziamento e delle procedure ministeriali.
Non siamo cambiati. Siamo sempre i più attenti al rischio infettivo. Da trent'anni...
Noi, in Studio, tuteliamo i pazienti come noi stessi.
Nulla di nuovo sotto il sole, nonostante il DPCM.
I tempi recenti si sono modificati.
Noi no...
Quindi?
Continuiamo a lavorare.
Nessuna chiusura.
dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo
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