Cara e caro collega,
con il Natale alle spalle ed il 2022 in arrivo, siamo saturi di auguri, sia in uscita che in entrata.
Come tutti i messaggi troppe volte ripetuti, possono avere perso la loro forza, perché l'automatismo dei "tanti auguri e buon anno" ci arriva quasi come obbligo sociale, imposto dalla corretta educazione dei rapporti.
Un dovere ...mandare gli auguri, con l'ansia di dimenticare qualcuno.
Ho ricevuto però, da un caro amico, una frase sintetica, inviatami nel periodo natalizio, ma che può benissimo essere calzante per il 2022.
Scrive Seneca:
"Breve è la vita che viviamo davvero. Tutto il resto è tempo".
Ci suggerisce che tempo e vita non necessariamente collimano, anzi.
Il tempo ci scivola tra le mani e solo a volte ci accorgiamo di vivere.
Quanta verità compresa da Seneca, che ha certamente vissuto ritmi del tempo diversi dai nostri, arrivando ad una considerazione che appartiene a tutti noi.
Che fare? E che dire?
La questione è complessa.
Cosa distingue il tempo, nel suo impietoso scorrere, dal significato di dare senso al vivere una vita?
Forse, l’incoscienza di vivere come se il tempo non dovesse terminare, attiva la nostra presunzione di poterlo sprecare o la sbadataggine di sottovalutare il suo privilegio e le sue opportunità .
Prima di dire "Tanti auguri e buon 2022”, forse occorre recuperare la consapevolezza delle perle preziose, che sappiamo dimenticare facilmente...perché ovvie e scontate.
Tipo?
La salute, i figli, i nipoti, la moglie, il marito, i fratelli, i colleghi, gli amici, l'amico, nostra madre e nostro padre.
A loro, spesso, sottraiamo tempo.
Si, vero, ma lo facciamo..."Per il LAVORO”, accorgendoci poi che si sono perse occasioni di vita, constatando che il lavoro ci rafforza ma solo se abbiamo solide radici nei valori extra professionali.
Il 2022, visto così, potrebbe apparire come un anno diverso, ovvero l'anno della riconquista dei nostri spazi di tempo a favore di chi ci sta accanto.
La rivalutazione delle priorità (con o senza Covid).
Il 2022, promettiamolo a noi stessi, potrebbe essere l’anno dove tempo e vita dovranno confrontarsi, faccia a faccia ma anche con lo sguardo nella stessa direzione.
Grazie grande Seneca!
Non vogliamo scoprire di avere confuso il tempo con la vita.
Il 2022 potrà rappresentare l'inizio di una “lunga la vita che viviamo davvero".
Sarà la nuova sfida.
dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo
