Cara e caro collega,
nelle circostanze delle discussioni relative al Decreto Milleproroghe, è stato approvato l'emendamento che proroga al 31 Marzo 2023 l'obbligo di registrazione e comunicazione delle apparecchiature radiografiche sul sito dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione .
Potremmo definirla ...una decisione di buon senso.
Abbiamo, infatti, già notificato le nostre apparecchiature agli organi vigilanti, quindi una nuova registrazione (tanto più per emissioni di dosi veramente irrilevanti o comunque di bassissimo rischio per i pazienti) ci avrebbe solo complicato la vita professionale.
Questa proroga richiede uno spunto di riflessione.
Tutti noi abbiamo "pensato" al D.lgs 101 come un decreto che ha coinvolto le esposizioni mediche di area radiologica.
Si, giusto...nel senso che ogni volta che ci confrontiamo con un sistema legislativo che coinvolge anche la nostra professione, tendiamo ad immaginare di essere noi stessi i "diretti interessati" del Decreto in questione.
In questo caso, il D.Lgs 101 è invece mirato, di fatto, alla sicurezza nucleare.
Dei suoi 17 capitoli, solo 2 si interessano di esposizioni mediche, nella logica della radioprotezione del lavoratore (noi che eseguiamo la radiografia) e del paziente (che riceve la radiazione). E gli altri 15 capitoli...di che parlano?
Ahimè, la sicurezza nucleare è la vera protagonista, sia dal punto di vista di centrale nucleare, che da quello dello smaltimento di scorie radioattive.
Questa responsabilità europea di vigilare sul nucleare sembra, a volte, lontana dalla nostra percezione del pericolo.
Oggi, invece, il "dado tratto" dei militari russi nel territorio ucraino risveglia la nostra coscienza di donne e uomini accarezzati dal privilegio della Libertà, per noi sempre scontata.
"Non puoi tornare indietro e cambiare l'inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale", scrive C. S. Lewis.
Non abbiamo la possibilità di intervenire e modificare il finale di questo scenario che si avvia al baratro.
Possiamo però iniziare dove siamo, oggi, a meditare il nostro contesto di vita.
In libertà e sicurezza, senza avere il rischio di vedere ammainare i colori della nostra bandiera.
La proroga per la registrazione dei radiografici indica buon senso. E va bene, grazie.
Ma il vero grazie, oggi, deve essere indirizzato alla nostra nazione.
E da italiani dall'animo profondo, prima che odontoiatri, mi permetto di interpretare, insieme a voi, un forte pensiero di sostegno per il popolo ucraino, che da oggi vede iniziare un finale che non avrebbe voluto immaginare.
Un caro saluto
dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo