Caro collega
Dopo il terzo decreto ministeriale di Conte, dopo i 12.138 tamponi eseguiti in Lombardia e le rendicontazioni giornaliere dei nuovi contagi in bergamasca...arriva anche un messaggio da ENPAM.
Un messaggio che contiene, nella semplicità delle poche parole, la conferma che ENPAM è al fianco dei colleghi odontoiatri, in attività di esclusiva libera professione.
Tutti coloro che, per i motivi della epidemica diffusione del coronavirus, hanno dovuto chiudere lo Studio trovandosi in "zona rossa" o per messa in "quarantena" dall'Autorità Sanitaria anche fuori dal perimetro stretto della zona ad alto rischio, avranno infatti diritto ad un sussidio sostitutivo del reddito da parte di ENPAM.
Tra l'altro ricordo che, nel caso ci si dovesse ammalare per qualche altra patologia che poi si protrae nel tempo, dal 31 giorno di detta patologia scatta l'assegno per malattia, pari all'80% del reddito, per i liberi professionisti con almeno tre anni di anzianità contributiva.
ENPAM c'è, lo sappiamo, anche se (forse) non lo conosciamo come dovremmo.
Questa volta ENPAM ci dice inoltre che "ci sarà", nella eventualità di un problema come quello di una chiusura forzata degli Studi, tanto più critico visto che si tratta di una ricaduta economica sul rischio di impresa personale, come accade nella libera professione.
Tutti noi dentisti siamo ogni giorno abituati a fare scelte operative, a caricarci di singole responsabilità, a lavorare "da soli" e a trovare le soluzioni, senza troppe lamentele e senza aspettarci sostegni dal cielo...
Speriamo non accada, ma qualora il coronavirus dovesse "toccarci" personalmente, ENPAM sarà al nostro fianco nella eventualità di uno STOP professionale. Grazie ENPAM e grazie Presidente Oliveti!
Più il tempo passa, più si apprezza sapere che, soprattutto nelle difficoltà, il nostro Ente Previdenziale...prevede in anticipo, e poi...provvederà, al bisogno.
Un saluto.
Dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo
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