Cara e caro collega...il detto popolare parla chiaro.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
Tradotto in poche parole significa: cerca di stare in famiglia a Natale, scegli le persone più care. Perché Natale è Natale, lo sai. È la festa più emozionante dell'anno: luci colorate dappertutto, neve a volte, panettone e camini accesi, tutti che chattano per un Natale buono. Del resto, si festeggia una nascita e ci si commuove sempre quando si immagina un bimbo appena nato...
La prospettiva cambia per Pasqua.
Non importa con chi sei, decidi tu liberamente, ricordati anche della Pasquetta (giretto al lago, in montagna, tour in moto?).
L’importante è che ci sia un Uovo con sorpresa e l'inevitabile colomba. Ma, stiamo tranquilli, non è una festa che richiede obbligo di presenza famigliare. Del resto, si festeggia un decesso...
Il problema è che la storia di quel bimbo natalizio continua e prosegue nel destino di una storia che lo porterà inchiodato ad una croce.
Ma, lo sappiamo, le lacrime di commozione di un battesimo non sono le stesse di un funerale, tanto più dove tutti fuggono e rinnegano quell'Uomo.
In un caso, si applaude, nell'altro si tiene la testa bassa.
Ci risiamo.
Ancora una volta, il duello di sempre.
Sfida senza pace tra la vita e la morte.
Questo anno, però, nell'augurio che mi permetto di proporti ...vorrei inserire una riflessione riguardo al Sabato, quello successivo al Venerdì Santo.
Quel morto di Venerdì, che poi Domenica vincerà sul buio...dove era e cosa ha fatto il Sabato?
Quelle 24 ore di vuoto (in bilico tra l'infinito nulla e l'eternità oltre il tempo) sono un mistero nel mistero.
Questa è la dolce pazzia di una Storia che da duemila anni ci insegue ogni anno.
Sicuramente siamo nati e sicuramente ce ne andremo dal mondo. Ma dove?
Ecco allora che Pasqua, nel suo etimo di "passaggio", ci apre ad una nuova dimensione, attraversando la feritoia delle speranze.
Lo dice bene Leonard Cohen:
“C'è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”.
Quando romperai l’ "UOVO", il tuo, pensa che senza questa Pasqua non ci sarebbe poi un Natale successivo.
Questo pensiero ci può dare sollievo nei momenti di ombra della vita, considerando, del resto, che ...se esiste una ombra è perché esiste una Luce.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...
Va bene, d'accordo
Il mio augurio allora è questo: accetta le ombre della vita (che inevitabilmente ci accompagnano) e soffermati a dedicare un pensiero vero al mistero della Pasqua.
Sarà la migliore sorpresa, perché potrebbe portare luce imprevista al tuo tempo.
Buona Pasqua!!!
dott. Stefano Almini
Presidente CAO Bergamo