Rivivere gli ultimi quattro anni di mandato significa non solo ripercorrere un cammino di intense tappe amministrative, ma anche cogliere il cambiamento professionale che ha segnato una svolta epocale, forse la più rilevante degli ultimi cinquant'anni.
I numeri riportati nell’allegato riflettono l’attività svolta, ma il loro vero valore emerge solo attraverso una lettura attenta e radicata nella concretezza della quotidianità.
Sfide amministrative e digitalizzazione
Dal punto di vista amministrativo, l’Ordine di Bergamo ha dovuto affrontare le strategie di completamento della digitalizzazione, che investono ormai tutte le procedure degli uffici, in un momento delicato, rappresentato dal passaggio di consegne tra Lucia Reduzzi, storica, stimata ed apprezzata, direttrice dell’Ente, e Giulia Capriotti, giovane risorsa che si è dimostrata in breve tempo all’altezza del difficile compito, anche grazie al supporto delle nostre impiegate, che continuano a sopperire, con un costante impegno, alle carenze dell’organico.
Non è stato purtroppo possibile, infatti, acquisire le due ulteriori unità di personale previste e rispetto alle quali, nel prossimo mandato, sarà necessario provvedere.
Nonostante questo, gli uffici hanno comunque fatto fronte anche al pesante, ulteriore, carico amministrativo legato agli adempimenti sull’obbligo vaccinale nel periodo Covid, che hanno richiesto, oltre alla semplice e dovuta attuazione delle complesse norme ordinamentali poste, dallo Stato, in capo all’Ente, disponibilità di analisi e di ascolto delle singole situazioni degli iscritti e la necessaria tempestività delle relative soluzioni.
Si è inoltre ottimizzato lo sportello telematico dell’Ordine; si è provveduto alle nuove modalità di accesso da remoto, alle nuove modalità di riscossione delle quote e al nuovo servizio di tesoreria.
Tra gli altri numerosi impegni degli uffici, vanno ricordate anche le attività per l’accreditamento degli eventi, per l’individuazione dei tutor per la laurea abilitante, per la gestione delle lezioni dedicate ai licei a curvatura biomedica, per le purtroppo sempre più numerose pratiche disciplinari, per la gestione dell’Albo e i relativi trasferimenti in Italia e all’estero, sia in entrata che in uscita.
Si sono implementati i servizi consulenziali per gli iscritti in ambito legale, assicurativo e fiscale, oltre a quello previdenziale, che continua a contare sull’esperienza e competenza di Lucia Reduzzi.
Un dato su tutti: sono state circa 38.000 le pratiche amministrative evase, comprensive della consulenza previdenziale e della gestione dell’Albo.
Gestione della sede e investimenti strutturali
La rinnovata offerta in ambito di formazione continua residenziale, che ha visto ampia partecipazione dei colleghi, ha evidenziato la necessità di migliorare caratteristiche e spazi della sala riunioni, pur dotata, anche grazie ai contributi economici di Fnomceo, delle tecnologie necessarie per i collegamenti da remoto e la diffusione degli eventi.
Per acquisire una nuova sede è stato costituito uno specifico fondo all’interno del bilancio dell’Ente e si sono valutate alcune opportunità di mercato.
Nel corso del 2024, si è manifestato però un grave danno derivante dal deterioramento complessivo delle condutture idrauliche e degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, che ha prodotto l’inagibilità della sala riunioni e danni ad alcuni locali della sede e agli strumenti informatici.
Questo rende necessario un importante impegno economico per il ripristino, in tempi brevi, della funzionalità degli impianti e obbliga ad accantonare, per il momento, l’ipotesi di acquisizione di una nuova sede. Attualmente si sta lavorando per le opportune valutazioni peritali, finalizzate ai lavori di ripristino, miglioramento e, nell’ambito dell’intervento impiantistico, di una parziale riprogettazione dei locali.
Contesto professionale: sfide e opportunità post-pandemia
Più complessa è l’analisi del quadro professionale nel quale si è sviluppato il mandato. Lo scenario post pandemico ha certamente modificato i rapporti professionali, in un diverso contesto sociale, più conflittuale ed individualista.
Gli episodi di violenza, che continuano a verificarsi, evidenziano come i medici siano chiamati ad essere il capro espiatorio del conflitto tra il cittadino, sempre più esigente, ed il Servizio sanitario nazionale, sempre meno in grado di garantire le prestazioni.
Questo determina la fuga dei professionisti dalle attività più direttamente in relazione con l’utenza, più a rischio di contenziosi, meno remunerate rispetto a quelle che offrono maggiori gratificazioni e sicurezza, spesso in una relazione di tipo privatistico.
La conseguenza è una carenza di medici, specialmente in alcune discipline, con il paradosso di una pletora annunciata per i prossimi anni, un assurdo che nemmeno l’assoluta incapacità programmatoria delle istituzioni avrebbe lasciato immaginare.
In tal senso emerge in modo prepotente la necessità, da parte dei medici, di riappropriarsi degli ambiti disciplinari di tipo gestionale, troppo spesso trascurati per una formazione di base esclusivamente orientata sulla clinica.
E il quadro bergamasco non è diverso da quello nazionale, anche se la presenza di strutture ospedaliere di grande prestigio garantisce una relativa attrattività, almeno per quanto riguarda alcune discipline, e il fenomeno dell’emigrazione dei professionisti non è particolarmente rilevante.
Come nel resto del Paese, non è ancora stato armonizzato il rapporto con le altre professioni sanitarie, con tentativi di erosione di spazi che, talvolta, superano la logica di una corretta attribuzione di competenze per sconfinare in un nascente corporativismo.
L’analisi dell’attuale congiuntura, non certamente favorevole alla professione, richiederebbe ulteriori approfondimenti, sembra tuttavia più utile, in un bilancio di mandato, dar conto degli interventi che si è cercato di attuare:
• La ricerca di equilibrio tra le diverse esigenze delle diverse componenti della professione, a partire dalla composizione del Consiglio dell’Ordine, che ha compreso rappresentanze del mondo ospedaliero, della medicina di famiglia, del mondo territoriale e delle Rsa. Con una rilevante componente femminile, in relazione alla sempre maggiore femminilizzazione della professione.
• Il mantenimento di una relazione costruttiva con gli Ordini delle professioni sanitarie, a partire dal documento sottoscritto con l’Ordine dei Fisioterapisti sino alla partecipazione al tavolo delle Professioni Sanitarie.
• La costante e significativa presenza a livello nazionale, oltre che nei Consigli Nazionali della Fnomceo, nel Comitato Centrale della stessa e nei rapporti con Regione Lombardia, Ministero della Salute, Agenas; l’Ordine di Bergamo ha svolto un ruolo attivo anche nei tavoli sul Fascicolo sanitario elettronico e negli eventi nazionali sui lavori relativi all’elaborazione del nuovo codice Deontologico, sul sostegno al Servizio sanitario nazionale e sull’analisi delle relative criticità e prospettive, nei tavoli sulla sanità digitale e sulla telemedicina.
• Il confronto collaborativo con le Aziende Sanitarie della nostra Provincia e con le altre istituzioni locali.
• L’ attenzione sui temi ambientali, anche aderendo alle progettualità del Comune di Bergamo. L’Ordine è inoltre capofila della rete interistituzionale per la sostenibilità ambientale delle attività sanitarie.
• La costante e operativa partecipazione alle reti antiviolenza attive nella nostra Provincia.
• L’attività volta a favorire l’inserimento nella professione dei neolaureati, con eventi dedicati e disponibilità di consulenze.
• La presenza nella società civile bergamasca è stata garantita anche da un costante apporto di opinioni nell’ambito di un progetto di comunicazione, coordinato dall’Ufficio Stampa, che ha visto una continuità di presenza su stampa e media locali, oltre che numerose presenze sulla stampa e sui media nazionali, con l’obiettivo di proporre un concreto modello di sviluppo della professione, nell’attuale contesto informativo spesso confuso e talvolta poco trasparente.
Formazione e supporto ai giovani medici
Una menzione particolare merita la costante attenzione ai percorsi formativi dei professionisti, promuovendo il tutoraggio per la laurea abilitante, fornendo docenti per il liceo a curvatura biomedica (percorso sperimentale ministeriale che sta interessando cinque scuole della nostra provincia) e, su richiesta di Polis Lombardia, partecipando, sempre in qualità di docenti, al Corso di formazione specifica in medicina generale.
E, come ben evidenziato nell’allegato, l’Ordine ha organizzato e messo a disposizione degli iscritti numerosi corsi residenziali nell’ambito del percorso di formazione continua obbligatoria (Ecm).
Si è trattato complessivamente di 103 eventi che hanno visto la presenza di 3.450 partecipanti.
Ambito disciplinare e autogoverno della professione
Altro ambito di attività è stato quello disciplinare, a garanzia di un reale autogoverno della professione, strumento fondamentale di indipendenza.
Rispetto ai precedenti mandati gli esposti dei cittadini sono stati in numero maggiore, in linea, purtroppo, con il contesto conflittuale cui si è sopra accennato.
A fronte di un rilevante impegno di valutazione delle numerose pratiche, si è pervenuti a un numero non particolarmente rilevante di atti sanzionatori, tuttavia significativi e tutelanti per la professione e i cittadini.
Nello specifico sono stati 300 gli inviti e convocazioni (per esposti e segnalazioni) e 23 i procedimenti celebrati e conclusi, 7 procedimenti sono in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
In conclusione, questo mandato è stato caratterizzato da sfide complesse e un dinamismo costante, che aprono la strada a un futuro in cui aspiriamo a maggiore stabilità per la professione, a una più ampia realizzazione per i professionisti, a maggiori risorse per il Servizio sanitario nazionale e a un miglioramento concreto della qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Guido Marinoni
Presidente Omceo Bergamo